Questa non è una recensione del programma Corona Render, ma alcune semplici osservazioni su questo magnifico motore di render. Dopo anni di sfrenato utilizzo di Vray, da alcuni anni stiamo provando Corona, con risultati decisamente impressionanti.
A differenza di Vray abbiamo riscontrato tantissime funzioni di facile utilizzo, diciamo che la vera differenza stà nella facilità d’uso.
Difatti ci ha colpito subito, la semplicità con cui in pochi semplici click si possono ottenere rendering con una illuminazione perfetta. Ovviamente, per ottenere il massimo, come con tutti i motori di rendering occorre conoscere perfettamente le regole di texturing, illuminazione etc.etc..
Però, se proprio dobbiamo essere sinceri sino in fondo, lanciare un rendering e avere l’opportunità di poter modificare esposizione, color balance e altre cose in tempo reale, è senza dubbio un punto di forza notevole.
In tanti anni di utilizzo di altri motori di rendering, il light balance, ovvero l’equilibrio delle luci nella scena di render, ha sempre comportato un notevole spreco di tempo a causa dei continui tentativi di ricerca della giusta esposizione, mentre utilizzando un sistema come Corona Render, che prevede l’utilizzo di modifiche in real time, permette un fantastico sistema per non perdere troppo tempo dietro a tentativi continui.
Altri vantaggi che abbiamo riscontrato, è il sistema dei materiali, molto simile a vray, ma con molte differenze. Permette di realizzare materiali fotorealistici e di alta qualità così come Vray, ma con una semplicità interessante. Ad oggi non abbiamo riscontrato difficoltà nel creare materiali particolari.
I tempi di rendering sono molto elevati, per poter avere un buon render di esterno ad esempio, con una macchina di media velocità, si possono attendere anche oltre le sei ore, mentre una preview decente per avere una discreta idea di illuminazione, possono bastare pochi minuti. Durante i rendering di esterni (prendo gli esterni come esempio più facile da capire), con una macchina da 24 gb di Ram, e una scena piena di alberi, erba, oggetti si rischia spesso che il programma segnali la mancanza di ram, ma nonostante tutto, porta lo stesso a compimento il rendering, ovviamente i tempi si allungano, ma sino ad oggi non abbiamo riscontrato crash di macchina o blocchi strani. Tutto perfettamente funzionante.
Corona render, vantaggi!
Alcuni problemi.....
Veniamo ad alcuni problemi che abbiamo riscontrato durante l’utilizzo del software. La prima cosa che ci ha colpito in negativo, sono gli script per convertire i materiali da Vray a Corona, per la nostra esperienza se volete provare ad utilizzare una vostra scena fatta con vray, sul motore corona render avrete grosse difficoltà, ad oggi la conversione automatica non è delle migliori, seppur negli ultimi mesi è migliorata tantissimo, abbiamo riscontrato molti problemi su alcune nostre librerie evermotion.
La maggior parte delle volte bisogna modificare gli elementi convertiti, con materiali completamente nuovi, luci diverse e via dicendo, ed è normale che sia così. Tuttavia riteniamo che questa problematica sia risolvibile con maggiori implementazioni.
Altra piccola problematica, è la scarsità di utenti presenti nel forum di corona render, e di conseguenza difficoltà a reperire risposte semplici o in italiano alle varie piccole problematiche che si possono riscontrare in fase di lavoro. Ovviamente esistono molti tutorial (pochi rispetto alla quantità di tutorial presenti per Vray).
Le mappe render elements di corona sono molto differenti rispetto a Vray, e in post produzione potrebbero creare dei problemi, bisogna settarli e prestarci attenzione massima prima di lanciare il render.